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lunedì 4 giugno 2007

Amicizia



Amici
di Sergio Endrigo

Dove vai? vado con gli amici
e poi via ad aprirsi il cuore
a parole fare mattina
insicuri più di prima
ma una cosa era già decisa
con gli amici quelli veri
si divide il pane e il vino
per gli amici qualsiasi cosa
anche a costo della vita

ma se tornasse la paura
quella antica quella nera
giocheresti la tua pace
per nascondermi in cantina
rischieresti giù in prigione
una lima dentro il pane
meglio non pensarci più
famiglia figli sì lo so

dove sei? a cena con gli amici
siamo qui ad aprirci il cuore
e si parla di avventure
di automobili e di affari
sempre uguale tu non sei cambiato
ti ricordi di quella bionda?
tutti insieme come allora
per gli amici qualsiasi cosa
pago io no tocca a me

ma se arrivasse la sfortuna
senza sole e senza luna
rischieresti la tua mano
per tirarmi su dal fondo
o diresti quello è un fesso
io l'avevo sempre detto

meglio non pensarci più
problemi e figli sì lo so

come stai? tutto bene amici miei
non è niente sarà stanchezza
e tra poco è già mattina
ricomincia la settimana
forse è solo un pò di nostalgia
un momento di debolezza
per gli amici qualsiasi cosa
un bicchiere e poi si va
e poi si va.

7 commenti:

  1. Bello questo testo, non la conoscevo, quindi non so neanche com'è la musica...
    cercherò...

    Ciao dal Luxembourg!
    Vittorio

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  2. Se ne potrebbe fare quasi il...secondo inno delle piole; o forse, ancora meglio, la colonna sonora di certe serate nel mezzo di una strada, alla fermata di un autobus qualsiasi, parlando di partire. O forse se ne potrebbe...fare semplicemente un altro bicchiere che va giù, assieme ad altre cose. Un abbraccio, Franco.

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  3. Un inno proprio non è, questa canzone... alla fine m'è sempre parsa una canzone tragica, in cui si dice che l'amicizia - almeno per come è descritta qui - è possibile solo in assenza di pericolo. Mi ricorda molto quelle terribili pagina con cui si apre Maus di Spiegelman, dove si dice "amici? tuoi amici? tu chiudi insieme in stanza senza cibo per una settimana... allora si scopri cosa è amici!"

    ciao
    Alessio
    ps
    Vittorio, se vuoi te ne faccio un mp3 bello compresso e te la mando.

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  4. No, non credo che si possa definire un inno. Né nel testo, né nell'incedere. Però, Alessio, non sono d'accordo quando dici che afferma essere solo quella "debole e vile", l'amicizia possibile. Tutt'altro. A mio avviso, cerca di dire cos'è l'amicizia. Somiglia a quel verso di Pasternak che parla di mani strette e del pericolo di scambiare i conoscenti per amici!

    salud

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  5. Sai Franco,
    con questo tuo post mi hai ricordato una delle mie cosiddette, canzoni nel cassetto...
    Non ne ho alcuna registrazione,
    se ci vedremo un giorno con un pianoforte in giro e se me la ricorderò, te la farò ascoltare, intanto ti metto qui il testo:

    AMICI
    di Vittorio Merlo

    Collegano mondi diversi
    come gli aereoplani
    senza bisogno dei satelliti
    fanno conoscere mondi lontani
    Niente zucchero e niente catene
    niente conteggi di dare e avere
    volano a pelo d'acqua
    come alianti, come gabbiani

    Gli amici non sono uguali
    alcuni si conoscono appena
    e quando si dice amico
    non sempre ne vale la pena
    Gli amici non sono uguali
    ma non li puoi dimenticare
    se ti lasciano nel cuore
    una canzone da cantare

    Volano volano e a volte li vedi
    volare lontano lontano lontano
    volano volano e ti trovi da solo
    con il telefono e una lacrima in mano
    dentro la luna nascosti nel buio
    troppo lontano per riuscire a parlare
    dentro una buca fuori dal gioco
    come gabbiani senza le ali

    Gli amici non sono uguali
    alcuni si conoscono appena
    e quando si dice amico
    non sempre ne vale la pena
    Gli amici non sono uguali
    ma non li puoi dimenticare
    se ti lasciano nel cuore
    una canzone da cantare

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  6. Vittorio, i versi sono decisamente buoni ed evocanti. Perche' non fai una registrazione "da quattro soldi" e la trasformi in mp3?

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  7. Enrica
    prometto che appena ho un briciolo di tempo lo faccio...

    grazie!
    Vittorio

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