venerdì 13 luglio 2018

I frammenti del capitale

monete frammenti

«Il decentramento produttivo dell'industria, include la sua trans-nazionalizzazione e anche l'effusione della giornata lavorativa e la diffusione del suo spazio, vale a dire, la diffusione della fabbrica nella città. Dopo l'epoca manifatturiera, dominata ancora dal mestiere, e dopo l'epoca della grande industria con le sue fabbriche-fortezze, che si stagliano al di fuori del tessuto urbano e si circondano di città-dormitorio che ospitano i loro operai, ora forse stiamo assistendo , secondo l'espressione di Jean-Paul Gaudemar, ad una terza età della fabbrica. Questa, al contrario, corrisponde ad un "gigantesco processo di fabbrichizzazione sociale, in cui avverrà la fusione della duplice esperienza della fabbrica e della città". Specificamente, questa diffusione assume molteplici aspetti: la moltiplicazione delle filiali e delle fabbriche sub-appaltanti, la rinascita del sistema di esternalizzazione e del lavoro a domicilio, che cancella qualsiasi distinzione fra il luogo di lavoro ed il domicilio dei salariati.  Questa invasione dello spazio-tempo domestico, può assumere sia l'aspetto sofisticato della telematica - quando un terminale che è stato installato a casa tua fa cortocircuitare l'azione dell'assoggettamento del lavoratore e permette all'impresa di raggiungerlo in qualsiasi momento - sia l'aspetto più miserabile dei lavoretti a domicilio, svolti in aggiunta alla "normale" giornata di lavoro. (Questi due tipi di diffusione della fabbrica si riferiscono, rispettivamente, al segmento primario-interno ed al segmento secondari-esterno della popolazione salariata). In generale, la disseminazione dello spazio produttivo corrisponde allo sviluppo di un'economia sotterranea o parallela, popolata di micro-imprese futuristiche o arcaiche e volte a far rendere quello che è il tempo presunto come "libero".»

(Il capitolo "I frammenti del capitale", dal libro "Contrattempo - Saggi su Alcune Metamorfosi del Capitale", di  Eric Alliez, Michel Feher, Didier Gille, Isabelle Stengers e con una postfazione di Félix Guattari, pubblicato nel 1988, descrive le enormi trasformazioni che la società capitalista stava attraversando nei decenni 1960-1980. In questo capitolo. prima di Internet, dei telefoni cellulari, e molto prima della miseria delle "App" (UBER, Airbnb, 99taxi, Fiverr, Taskrabbit, Mechnical Turk...),  troviamo il brano qui sopra tradotto.)

fonte: Libcom

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