venerdì 2 marzo 2018

Capire non basta!

soldi

La Teoria radicale di sinistra secondo la quale il governo dispone illimitatamente di denaro
- Tutti sanno che i governi devono tassare, prima di poter spendere. Quello che presuppone la Teoria Monetaria Moderna è che forse non è così. -
di Tom Streithorst

Alto, barbuto, con gentili occhi nocciola, il veterano di Occupy Wall Street, Jesse Myerson passa le sue giornate a bussare alle porte delle case dei quartieri degradati del sud dell'Indiana per ricordare agli elettori l'enorme ricchezza del loro paese. Il suo messaggio, come organizzatore del gruppo di base, Hoosier Action [N.d.T.: Hoosier = Abitante dell'Indiana], è che gli Stati Uniti sono una nazione spettacolarmente ricca e che un po' di questa ricchezza potrebbe, e dovrebbe, essere distribuita fra i poveri del sud Indiana.
«Qui, le persone hanno sofferto terribilmente a livello economico, e questo ha portato alla morte spirituale delle comunità,» mi ha detto Myerson a proposito dei posti che frequenta. La dipendenza da oppiacei è molto diffusa, così come lo è il suicidio. «Per le persone non esiste alcun canale ben organizzato in grado di dare un senso alla loro sofferenza, tranne quelli che si legano ad iniziative xenofobe di destra.»
Dice che l'organizzazione maggiormente in competizione con il suo gruppo, per il cuore e la mente degli abitanti poveri dell'Indiana, è un gruppo di suprematisti bianchi chiamato "Traditionalist Workers’ Party". «Si stanno organizzando in una maniera simile alla nostra - questi oligarchi sono tirannici e ci sfruttano, mentre noi abbiamo bisogno di pace e di prosperità - tranne per il fatto che si organizzano a partire da un modello di scarsità,» ci spiega. «Loro dicono che non c'è abbastanza, per andare avanti, perciò i bianchi devono restare uniti e occuparsi di tutto quanto.»
Al contrario, per Myerson, «Noi ci organizziamo a partire dal valore dell'abbondanza, a partire dal fatto che per andare avanti c'è abbastanza per tutti, e che possiamo permetterci libertà e dignità.»
Da parte della politica americana mainstream, non si sente molto dire in giro «c'è abbastanza per poter andare avanti». I repubblicani criticano in particolare i programmi di sicurezza sociale e quelli di stimolo, sulla base del fatto che essi causerebbero l'incremento del debito pubblico; alcuni premono per una legge che taglierebbe radicalmente le spese. Ma qualche volta anche i democratici portano avanti degli argomenti anti-deficit, come hanno fatto quando i repubblicani hanno sostenuto un progetto di tagli alle imposte per 1500 miliardi di dollari. Proposte ambiziose che costerebbero un bel mucchio di soldi, come "Le cure mediche per tutti" di Bernie Sanders, vengono regolarmente derise a causa di quello che verrebbero a costare. Per ogni anno fiscale, dal 1970, il governo federale ha dovuto gestire un deficit che ha portato ad un debito nazionale (l'accumulo di tutti i deficit) di 20.600 miliardi di dollari. Alla domanda posta dai sondaggisti riguardo a tale deficit, la maggior parte degli elettori afferma che il paese si trova sulla strada sbagliata, dal punto di vista del debito, e vuole che il Congresso risolva il problema.
A Myerson, il deficit non dà noia. «Siamo il paese più ricco nella storia dei paesi, nella storia della ricchezza. Certo che ce lo possiamo permettere!» Egli osserva che a quanto pare non c'è nessuno che sembra preoccupato per il cartellino del prezzo quando il Congresso incrementa il bilancio del Pentagono, o quando decise di invadere un paese lontano.
Il suo ottimismo a proposito della spesa pubblica è dovuto all'essere entrato in contatto con la Moderna Teoria Monetaria, una scuola di economia la quale sostiene che il nostro panico riguardo al deficit di bilancio del governo sia un'illusione, un equivoco ed un avanzo atavico del Gold Standard. A sinistra, la MMT (Modern Monetary Theory) è diventata sempre più influente, dando ai progressisti come Myerson un motivo per credere che un costo elevato non dovrebbe impedire agli Stati Uniti di istituire riforme sociali ad ampio raggio, come la sanità per tutti.
Il principio di base della MMT sembra assolutamente ovvio: In un sistema monetario a corso forzoso, un governo può stampare quanti soldi vuole. Finché il paese può mobilitare le necessarie risorse reali di lavoro, macchinari, e materie prime, tale sistema può fornire pubblici servizi. Secondo la MMT, la nostra paura del deficit proviene da profondo fraintendimento che riguarda la natura del denaro.

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Qualsiasi bambino di cinque anni capisce i soldi. Si tratta di quello che dai alla signora in cambio del cono gelato - un oggetto con un valore intrinseco che può essere scambiato con beni o servizi. Attraverso le lenti della MMT, ad ogni modo, un dollaro non è altro che una passività emessa dal governo degli Stati Uniti, il quale promette di accettarlo come pagamento di tasse. Il dollaro nella tua tasca rappresenta un debito nei tuoi confronti da parte del governo federale. Il denaro non è un pezzetto d'oro, ma è piuttosto un "pagherò".
Questa distinzione leggermente metafisica finisce per avere delle enormi conseguenze pratiche. Significa che il governo federale, a differenza di me e di te, non può finire per trovarsi senza soldi. Possono finire le cose che il denaro può comprare - cosa che farà salire il loro prezzo e che si manifesterà attraverso l'inflazione - ma non possono finire i soldi. Come mi ha detto Sam Lewey, uno studente laureato in economia che twitta sotto il nome di "Deficit Owls", «Macy's non può restare senza buoni regalo di Macy's».
In special modo per coloro che vogliono che il governo fornisca più servizi ai cittadini, questo è un argomento convincente, ed è un argomento che può essere compreso da chi non è un economista. «Non ho mai sentito in vita mia un argomento più persuasivo riguardo a come funziona il denaro,» mi ha detto Myerson. «Ho visto questi ragazzi discutere con ogni genere di persone. E non ho mai visto nessuno picchiarli.»
«Questi ragazzi» si sono riuniti a Settembre nella prima Modern Monetary Theory Conference, un evento cha ha avuto luogo a Kansas City e che ha riunito 225 fra accademici, attivisti ed investitori e che ha visto la partecipazione in livestrim di migliaia di spettatori.
Nello UMKC Student Center Auditorium, Stephanie Kelton, una ex consigliera economica di Bernie Sanders, ha detto alla folla entusiasta che il problema fondamentale dell'attuale economia americana è «la mancanza di domanda aggregata» che porta ad una «disoccupazione cronica.» In altre parole, il problema dell'America non è l'incapacità a fare cose (offerta) ma piuttosto l'incapacità di potersi permettere tutte le cose che siamo in grado di fabbricare (domanda). Il nostro potenziale produttivo supera di gran lunga la nostra capacità di consumare.
«Il governo può permettersi di pagare qualsiasi programma esso voglia. Non ha bisogno di aumentare le tasse,» ha aggiunto Kelton. Ecco perché i politici, sia di destra che di sinistra, non ottengono altro che «Bambini che soffrono la fame - Ponti che non vengono costruiti.»
Sebbene lo abbia ascoltato raramente sui mass media, fra gli economisti questo punto di vista non è particolarmente controverso. L'economista di Oxford Simon Wren-Lewis mi ha scritto in una email, «La maggior parte del mainstream e degli economisti non ideologici, sarebbero d'accordo sul fatto che gli Stati Uniti hanno bisogno di maggiori investimenti nelle infrastrutture, e che il miglio modo per finanziare tutto questo è per mezzo del debito pubblico.» E ha continuato: «La maggior parte delle persone pensa che l'austerity sia il mainstream della macroeconomia, anche se non è così. Quelli che sono anti-austerity sono in cerca di una teoria alternativa, che viene fornita dalla MMT.»

soldi debito

La disoccupazione e la sottoccupazione causate da una spesa insufficiente è un problema che gli economisti sanno come risolvere. Ogni libro di testo di economia riconosce il fatto che il governo può incrementate a piacere la domanda, sia tagliano le tasse (lasciando che il settore privato abbia più soldi, che poi spenderà) sia incrementando direttamente la spesa (creando dollari e riversandoli nell'economia attraverso la spesa governativa).
Il problema è che ciascuna di queste politiche farà aumentare il deficit di bilancio, che viene considerato dalla maggior parte dei politici come qualcosa di negativo. I conservatori temono che l'aumento delle spese governative "ridurrà" gli investimenti nel settore privato. Un sostenitore del MMT potrebbe ribattere che una tale riduzione può avvenire solo quando l'economia sta già operando alla sua piena capacità. Oggi, la stagnazione dei salari ed i bassi tassi di interesse, indicano che l'economia ha ancora un bel po' di flessibilità prima che abbia effetto l'inflazione.
I sostenitore del MMT ritengono che il deficit spending potrebbe portare all'inflazione, e considerano questo l'unica controindicazione ad una maggiore spesa. Questo è quello che è successo negli anni '60, quando Lyndon Johnson si rifiutò di aumentare le tasse per pagare la guerra del Vietnam e la sua Great Society [N.d.T.: programma di welfare dell'amministrazione di Johnson], anche se il settore privato era in piena espansione. Il risultato fu un aumento dell'inflazione negli anni '70, e che fu uno dei numerosi fattori che portarono all'elezione di Ronald Reagan.
Ma negli ultimi 35 anni l'inflazione è stata trascurabile. La Federal Reserve è andata al di sotto, in maniera consistente, del suo obiettivo del 2% di inflazione, da quando è stato adottato nel 2012. In questo momento, la deflazione è la più grande minaccia per l'economia globale. Per coloro che sottoscrivono la MMT, sembra ovvio che si debba spendere di più, ed è frustante che non ci siano abbastanza persone che lo capiscano.
Il vero profeta della MMT è Warren Mosler, il quale 30 anni fa è stato un investitore di Wall Street che cercava di guadagnare un vantaggio competitivo sugli altri traders a partire dall'analisi profonda di come esattamente il governo tassava, prendeva in prestito e spendeva.
In forma, abbronzato e residente a St. Croix, in modo da poter pagare meno tasse, il multi-milionario sessantottenne è uno strano portavoce per un movimento economico progressista. Come mi ha detto il suo amico e socio investitore Sanjiv Sharma, «Warren politicamente è più un agnostico.»
Da ragazzo, era affascinato dai macchinari, dal modo in cui funzionavano, come si aggiustavano, come si assemblavano. Mosler mi ha detto che aveva in programma di specializzarsi in ingegneria, ma poi passò ad economia, dopo aver seguito un corso ed averla trovata assai più facile. Dopo essersi laureato all'Università del Connecticut nel 1971, venne assunto da un banca locale e fece rapidamente carriera. Ben presto, lasciò il New England per Wall Street. «Guardo le cose a livello elementare.» mi ha detto Mosler. Ha cercato di capire il modo in cui esattamente la Federal Reserve ed il Tesoro interagiscono con l'economia generale. Voleva capire che cosa succedeva ai bilanci quando il Tesoro riscuoteva le tasse, vendeva obbligazioni, spendeva e creava moneta. È arrivato a credere che sia la saggezza convenzionale a costituire la relazione fra il governo ed il settore privato arretrato.
La maggior parte di noi ritiene che il governo tassi prima di poter spendere; è questo il modo che  usiamo tu ed io, guadagnando denaro prima di acquistare merci. Se vuole spendere più di quanto tassa - e quasi sempre lo fa - deve prendere un prestito dal mercato delle obbligazioni. Ma esaminando nel dettaglio il modo in cui il governo contabilizza le spese, Mosler ha visto che in ogni caso la spesa viene prima. Quando ti deve dare il tuo assegno della Sicurezza Sociale, il Tesoro non controlla se ha abbastanza soldi per poterlo pagare. Batte semplicemente sui tasti l'importo della moneta direttamente sul tuo conto bancario e simultaneamente te li accredita, creando così in questo modo dal nulla i soldi che ti paga.
Quando tu paghi le tasse, avviene lo stesso processo, al contrario. Il governo federale sottrae dollari dal tuo conto ed elimina per lo stesso importo la passività del tuo debito dal suo libro mastro, distruggendo in tal modo effettivamente il denaro che gli hai pagato. A differenza da come avviene per le famiglie o per le aziende, o anche per gli stati ed i governi locali, il governo federale è autorizzato a creare dollari. Quando li crea, aggiunge denaro all'economia, e li toglie quando riscuote le tasse. «Non c'è niente che possa impedire al governo federale di creare quanto denaro vuole e di pagarlo a qualcuno,» è questo il modo in cui Alan Grennspan, allora presidente della FED, ha esposto la cosa al deputato al Congresso Paul Ryan nel corso di un'udienza avvenuta nel 2005.
Wren-Lewis, l'economista di Oxford, mi ha detto che in realtà la MMT sembra più radicale di quanto effettivamente sia. «A mio avviso, molto di quel che dicono è mainstream. Quando i tassi di interesse sono al loro limite inferiore, la loro politica anti-austerity è del tutto mainstream,» ha detto. «Per quato riguarda la loro cornice teorica, la descriverei come abbastanza vicina a quella keynesiana negli anni '70, con l'aggiunta di una comprensione assai moderna di come viene creata la moneta bancaria.» Kelton mi ha detto che la MMT non sta cercando di cambiare il modo in cui il governo spende e tassa, ma si limita meramente a descrivere la maniera in cui già lo fa.
La comprensione del denaro, da parte di Mosler, gli ha fornito un'intuizione: qualsiasi governo che stampi la propria moneta non può fare bancarotta. Questa intuizione gli ha reso milioni.
Nei primi anni '90, l'Italia era alle prese con un debito elevato e con basse entrate fiscali; economisti e traders temevano che si potesse arrivare al collasso. I rendimenti dei titoli del governo italiano erano inevitabilmente aumentati: Mosler si rese conto che l'Italia non avrebbe potuto essere costretta al default: avrebbe potuto stampare tutte le lire di cui aveva bisogno, (Erano i giorni precedenti all'euro). Prese in prestito delle lire dalle banche italiane, ad un tasso di interesse inferiore a quello che i titoli di Stato italiani stavano pagando , ed usò quei soldi per comprare il debito del governo italiano che gli altri investitori stavano scaricando. Nei pochi anni successivi, questo commercio rese a lui ed ai suoi clienti più di cento milioni di dollari.

soldi Mosler

Fu dopo questo che Mosler volle iniziare una dialogo con gli economisti accademici. Scrisse ad Harvard, a Princeton, e a Yale, esponendo la sua analisi relativa ai pagamenti della Federal Reserve e alle sue sorprendenti implicazioni, ma venne ignorato. Ma poi, usando i suoi contatti con Donald Rumsfeld, ebbe una discussione durante un pranzo con Arthur Laffer. Loffer disse a Mosler di non aspettarsi niente dai dipartimenti economici della "Ivy League", ma che c'era questo strano gruppo eterodosso chiamato "I post-keynesiani", e che avrebbero potuto essere interessati.
Questi economisti - tra cui Randy Wray, Bill Mitchell, e Stephanie Kelton - resero edotto Mosler circa i Cartalisti, un gruppo di economisti del XX secolo che come Mosler vedevano come sia la moneta che il debito venissero creati dallo Stato.  (MMT viene talvolta chiamato "neo-cartalismo"). Un altro precursore del MMT è la Finanza Funzionale di Abba Lerner. Lerner, un economista britannico della metà del secolo, insisteva sul fatto che i funzionari pubblici ignorano il deficit e invece si concentrano sul voler mantenere una domanda che sia sufficiente a mantenere l'economia in uno stato di piena occupazione. Se la disoccupazione era troppo alta, allora il governo avrebbe dovuto o spendere di più o tassare di meno. Per Lerner, come per la compagnia della MMT, non c'è alcun motivo di preoccuparsi delle dimensioni del deficit pubblico.
Mosler spiegò ai post-keynesiani che la tassazione e il debito non finanziano la spesa pubblica. Dapprima Kelton non gli credeva. «Warren sta facendo girare la fuori tutta questa roba. Ed è il contrario di ogni cosa che ci è stata insegnata,» mi disse. Lei aveva deciso di scrivere un articolo in cui disapprovava le teorie di Mosler, ma alla fine, dopo aver esaminato in profondità il modo in cui la Federal Reserve, il Tesoro, ed il sistema bancario privato interagiscono, aveva concluso, con sua sorpresa, che aveva ragione. «Ho esaminato tutte le sue ricerche», ha detto, «e sono arrivata esattamente alle stesse conclusioni di Warren, solo con un sacco di dettagli complicati.»  La tassazione e la vendita delle obbligazioni arriva dopo la spesa; il loro scopo non è quello di finanziare il governo ma è piuttosto quello di tenere il denaro fuori dal sistema per impedire che si surriscaldi.
Sebbene Mosler provenisse da fuori del mondo accademico, le sue teorie si sono incastrate perfettamente con alcuni lavori svolti da degli economisti. «In un certo senso, quello che Warren ha fatto è stato ricordare alle persone cose che noi avremmo dovuto sapere», mi ha detto. «Per essere sicuro, ha apportato contributi originali, ma ci ha anche ricordato quello che si trovava nella letteratura e che era comune 60, 80 fa, e poi noi abbiamo solo disimparato tutte quelle lezioni.»
Kelton e Wray hanno introdotto Mosler all'analisi settoriale del bilancio di Wynne Godley, la quale suggerisce che i deficit del governo non solo sono innocui, ma che in realtà sono utili. Per semplificare le teorie di Godley, ogni economia ha due settori: il settore privato ed il settore pubblico o governativo. Quando il governo spende più di quanto tassa, ha un deficit. E quel deficit nel settore pubblico inevitabilmente significa un surplus per il settore privato.
Kelton me lo ha spiegato in questo modo: Immagina che io sia tutto il governo, e tu sei tutto il settore privato. Ed io spendo 100$, o andando in guerra, o aggiustando ponti, o migliorando l'istruzione. Il settore privato fa il lavoro necessario a raggiungere questi obiettivi, ed il governo paga i suoi 100$. Quindi lo tassa per 90$, lasciando 10$ dollari nelle sue mani. Questo è il governo che ha un deficit. Esso spende più di quello che gli viene restituito in tasse. Ma tu, settore privato, hai 10$ che prima non avevi. Per poter accumulare moneta, il settore privato ha bisogno di un deficit pubblico.
Il fondo speculativo di Mosler ha beneficiato di questa teoria. Alla fine degli anni '90, quasi tutti pensavano che il surplus di bilancio di Clinton rafforzasse l'economia degli Stati Uniti. Ma Mosler si era reso conto che l'eccedenza di bilancio di Clinton significava che il governo stava prendendo, dal settore privato, più soldi in tasse di quanti esso ne mettesse spendendo. Mosler ragionava sul fatto che il deficit del settore privato (il rovescio della medaglia dell'eccedenza finanziaria) avrebbe inevitabilmente portato alla recessione, per cui egli scommise sulla caduta del tasso di interesse (che avvenne nel 2001) e fece il colpo, come un bandito.

soldi kelton

In questi giorni, i sostenitori della MMT sono interessati a questioni più importanti che a riempirsi le proprie tasche. Per Kelton, il problema più grande per l'economia americana è la disoccupazione e la sottoccupazione. Mi ha detto che 20 milioni di americano vogliono un lavoro a tempo pieno, ma che non riescono ad ottenerlo. E questo la colpisce in quanto si tratta di uno scioccante spreco di risorse e di talenti. Per creare posti di lavoro, afferma, dobbiamo aumentare la domanda aggregata, e l'unico modo per farlo è quello di aumentare la spesa. «Non può spendere la carta del nemico, in un'economia che dipende dalle vendite,» mi ha detto. «Il capitalismo gira sulle vendite. Quello che devi fare per rilanciare l'economia, per aumentare il PIL, devi aumentare la spesa.»
Un modo per stimolare la spesa è quello di tagliare le tasse, soprattutto quello che apporta benefici all'americano medio, piuttosto all'1% che sta al top. «Una riduzione delle tasse per i lavoratori ha lo stesso effetto sul portafogli che ha un aumento di stipendio,» mi dice la Kelton. «Quand'è stata l'ultima volta che il tuo datore di lavoro ti ha dato un aumento?»
Mentre i sostenitori della MMT favorirebbero quasi tutti gli stimoli fiscali, incluse le spese per le infrastrutture o il taglio delle tasse, la loro firma politica è la garanzia di un posto di lavoro finanziata a livello federale ma che dev'essere localmente amministrata. Chiunque voglia un lavoro, sia a tempo pieno che part-time, dev'essere pagato 15$ l'ora per progetti che devono essere ritenuti preziosi per la sua comunità locale. Ciò potrebbe significare costruire strade, ma potrebbe anche includere la cura e l'assistenza per gli anziani. I servici necessari verrebbero forniti e così disoccupati e sottoccupati troverebbero lavoro.
«Si tratta,» ha affermato Randy Wray nel corso di una conferenza « di un programma anti-povertà estremamente efficace.» A tempo pieno, quei lavori avrebbero dovuto essere pagati oltre 31.000$ l'anno, abbastanza per una famiglia di cinque persone che sia al di fuori della povertà. Wray e Kelton hanno detto durante la conferenza che questo programma creerebbe fra i 14 e i 19 milioni di posti di lavoro, aggiungendo al PIL dai 500 ai 600 miliardi di dollari, e porterebbe ad un'inflazione inferiore all'1%. Mosler lo definisce come un "programma di lavoro temporaneo" in quanto confida nel fatto che la domanda extra creata da questa spesa federale potrebbe innescare un'ondata di assunzioni nel settore privato.
Dieci anni dopo la crisi finanziaria, l'economia americano rimane depressa. Kelton la definisce "economia spazzatura". Anche se la disoccupazione ufficiale è relativamente bassa, essa maschera una stagnazione a lungo termine dei salari ed un enorme numero di lavoratori scoraggiati, che non vengono contati nelle statistiche della disoccupazione in quanto non cercano più lavoro. I salari medi reali, oggi sono più bassi rispetto a quelli quando era presidente Jimmy Carter. Per la prima volta nella storia, la maggior parte degli americani rischia di stare peggio dei propri genitori. Donald Trump l'anno scorso ha vinto, almeno in parte, perché ha saputo riconoscere che per molti di noi il sogno americano è morto e che la nostra economia è una schifezza.
MMT afferma che può aggiustarla, e che tutto ciò servirebbe a creare posti di lavoro e a costruire un'America migliore, e porrebbe fine alle preoccupazioni a proposito del deficit pubblico. «Sentite la gente dire continuamente che il governo sta vivendo al di sopra dei suoi mezzi,» dice Kelton. «Assolutamente no. Noi stiamo vivendo molto, molto al di sotto dei nostri mezzi.»
Mostler afferma che i politici sono ossessionati dal deficit perché gli elettori sono quelli per cui «Noi abbiamo creato un elettorato che crede che il deficit sia troppo alto e che debba scendere.» Gli accademici che supportano la MMT, e gli attivisti di sinistra, sperano di cambiare la mentalità delle persone di modo che possano trasformare l'America. Mosler ha fiducia nel fatto che una volta che le persone abbiano capito le intuizioni della MMT, non le dimenticheranno. «Nessuno torna indietro,» mi ha detto.
Myerson non è così ottimista. Egli non è convinto che riuscire a vincere il dibattito intellettuale sia sufficiente. «I miliardari hanno il potere, per cui sarà predominante quell'economia che supporta la loro agenda.» Se la MMT diventasse mainstream ed incrementare la spesa pubblica dovesse diventare la norma, il potere e la ricchezza verrebbero allontanati dalla classe dominante. Myerson ha il sospetto che questo non potrà avvenire senza una lotta. Si ricorda di qualcosa che Ann Larson e Laura Hanna del Gruppo Debt Collective avevano detto durante una conferenza: «Non ci sarà nessun trickle-down [Nota: Trattasi di una teorica economica in base alla quale, attraverso agevolazioni fiscali e incentivi alle grandi imprese e ai ceti sociali più abbienti, si favorisce la crescita economica della società nel suo complesso] MMT. Esso proverrà solo dall'organizzazione del popolo.»

- Tom Streithorst - Pubblicato su Vice il 28/2/2018 -

Fonte: Vice

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