giovedì 30 marzo 2017

Elezioni penitenziarie

 

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Politica di crisi
del Comité érotique révolutionnaire
27 Mars 2017

I -  Miseria delle elezioni presidenziali
«L'amministrazione penitenziaria del campo di lavoro nazionale cambia regolarmente, di modo che noi si possa, dopo un certo tempo, ed occasionalmente, eleggere (solamente) una parte dei nostri amministratori penitenziari. Ciascuno di loro propone una gestione un po' differente della nostra prigione:
alcuni propongono di espellere i prigioneri "stranieri, a vantaggio dei prigionieri "nazionali", altri vogliono più "sicurezza", alcuni  una liberalizzazione dello scambio di prigionieri, di merci e di capitale fra i diversi campi di lavoro nazionale, e ci sono anche alcuni che vogliono "rendere più giusta" la nostra prigione, "più umana" e/o più ecologica! E anche se la loro pratica è relativamente identica (austerità, repressione, riforme), dal momento che si tratta di gestire una medesima prigione in funzione dei medesimi obiettivi: garantire che non ci siano rivolte di prigionieri, grazie ad una dose variabile di repressione e di miseria materialmente aumentata (Media, "tempo libero", consumo), fare in modo che non ci sia troppo deficit nel budget penitenziario - e quindi, se necessario, spendere il meno possibile al servizio dei prigionieri - e soprattutto fare in modo che si abbia una crescita ed il massimo profitto dal campo di lavoro nazionale - a spese dei prigionieri e delle prigioniere ovviamente. »


Comité érotique révolutionnaire, Libérons-nous du travail. En partant du Printemps 2016, Paris, Divergences éditions, 2017).

fonte: Critique de la valeur-dissociation. Repenser une théorie critique du capitalisme

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