martedì 15 ottobre 2013

Muse

asja

In una delle sue note sulla letteratura, Riccardo Piglia, parla di Asja Lacis. "Nel 1923, a Berlino, Brecht conosce la regista teatrale sovietica Asja Lacis, ed è lei che lo mette in contatto con le teorie e le esperienze dell'avanguardia sovietica". Molte cose avvennero a partire dalla conoscenza di Asja Lacis! "Tramite Asja Lacis, Brecht viene a conoscenza della teoria dell'estraneità, elaborata dai formalisti russi, e da lei tradotta come effetto dello straniamento (...) E' notevole lo spostamento operato da Brecht per mostrare l'origine russa della sua teoria dello straniamento, affermando che la sua scoperta è del 1926, grazie ad Asja Lacis". Asja è importante per Brecht, anche sul palcoscenico: fa parte del cast dell'"Edoardo II" tratto da Marlowe, ed il suo tedesco con accento russo finisce per essere un benvenuto miglioramento alla tattica brechtiana di mettere a nudo i procedimenti. Come scrive Piglia, "questa inflessione russa che persiste dentro la lingua tedesca sta, come dislocata dentro un sogno, nella storia della relazione tra l'estraneità e l'effetto di straniamento". Lacis, ha fatto molto di più che limitarsi a far conoscere Brecht e Walter Benjamin!
"Possiamo apprezzare l'altezzosa e bellissima figura di Asja Lacis immortalata in una sequenza dell'Opera da Tre Soldi, filmata da Pabst nel 1931" - scrive Piglia, alla fine della sua nota. Certo, sarebbe bello poter vedere Asja che si muove sul palcoscenico, ma sembra che Piglia abbia ... preso un abbaglio. Asja mancò all'appuntamento con la macchina da presa. Così come non si incontrarono mai, Brecht e Asja, con Nabokov che lavorava come comparsa, e collaborava con Ivan Lukash alla stesura di sceneggiature, nel mondo del cinema della Berlino degli anni '20:
"mi dirigevo verso la periferia per lavorare come comparsa nei film che venivano girati in una tenda di un parco divertimenti, dove la luce si irrorava con un sibilo mistico da due enormi proiettori, puntati come due cannoni sopra una moltitudine di figuranti, riducendoli ad una lividezza cadaverica".

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