domenica 25 agosto 2013

Pane avvelenato

valientes-poster

In un film spagnolo che parla della guerra civile, "La hora de los valientes" di Antonio Mercero, si vedono gli aerei franchisti che lanciano pane sulla popolazione di Madrid. Naturalmente, non si trattava di un gesto umanitario, ma di una campagna di propaganda in quanto le pagnotte avevano all'interno un volantino che recitava:
"Questo è il pane della Spagna di Franco, proveniente dai nostri granai per essere condivisio nel giorno della liberazione con i nostri fratelli prigionieri."
Nel film, si assiste anche a quella che fu la risposta repubblicana, sotto forma di trasmissione radiofonica:
"Attenzione, madrileni! Per spezzare la nostra eroica resistenza, aerei ribelli hanno cominciato a lanciare sulla popolazione delle pagnotte avvolte in un'insultante propaganda fascista. Non mangiate di questo pane avvelenato, il pane che arriva nelle vostre mani deve essere consegnato alla stazione di polizia più vicina o al vostro sindacato, codesto è il pane che Franco ci tira come se fossimo dei cani."
Si potrebbe pensare che questa grottesca propaganda, da una parte e dall'altra, fosse un'ingegnosa trovata degli sceneggiatori, ma non troppo tempo fa, a Berlino, in un archivio, venne ritrovata una curiosa lettera, datata 20 ottobre 1938 ed indirizzata al ministro della propaganda nazista, Goebbels. Sulla lettera, firmata da un tale Kröger, uomo di fiducia dell'ambasciata tedesca che era stata stabilita a Salamanca, si legge:
"Riferimento: Propaganda nemica
Al fine di guadagnare alla Causa Nazionale, la popolazione affamata dei territori rossi, ultimamente gli aviatori franchisti hanno lanciato centinaia di migliaia di pagnotte sopra Madrid, Alicante e Barcellona. Le pagnotte, ciascuna avvolta in un sacchetto di carta, sono state lanciate in dei sacchi attaccati a dei paracadute. I sacchetti di carta erano decorati con i colori nazionali della Spagna e recavano la scritta: Non ci interessa come la pensi. Ci basta sapere che sei spagnolo e che soffri. Nella Spagna nazionale, una, grande e libera, non ci sarà una casa senza un focolare, né una famiglia senza pane. E nonostante i governanti rossi annunciassero, in seguito, che queste pagnotte fossero avvelenate e non si potevano mangiare, com'è naturale la popolazione residente nella zona rossa se le mangiò molto allegramente. Un disertore del fronte di Madrid mi ha detto di recente che l'annuncio radiofonico era dovuto solamente al fatto che i leader rossi reclamavano per sé tutto il pane.
"
La lettera, mentre chiedeva se tale forma di propaganda dovesse avere continuità, allegava anche uno dei sacchetti di carta che avvolgeva il pane.
Pan cereales

Un sacchetto di carta, una testimonianza della perversione propagandistica, non importa da quale parte arrivi! Dall'arroganza di un nemico che si vanta di poter sprecare tutto il pane che gli aggrada, alla disperazione di un popolo che per una volta che si vede arrivare dal cielo del pane, anziché delle bombe, e lo mangia chiedendosi se sia avvelenato; non solo ideologicamente. E, cosa più importante, la vittoria non portò affatto quel pane che aveva promesso.

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