martedì 14 maggio 2013

mutilazioni

sontag

In una delle pagine del suo diario, quella che corrisponde al 7 settembre del 1962, l'anno in cui sono morti Faulkner e Bataille (a due giorni di distanza l'uno dall'altro); quel 7 di settembre, Susan Sontag scrive sul suo diario alcune annotazioni a proposito della forza di volontà. La forza di volontà è il filo conduttore di tutto il suo diario, ma anche della sua vita e delle sue opere. E Sontag scrive che "Tutti gli eroi di Freud sono eroi della repressione", portando poi gli esempi di Mosè, di Dostoevskij e di Leonardo da Vinci. "Questo è ciò che per lui significa essere eroici", conclude.
Poi, continua: "Lavoro e gioco. L'io contro il corpo pigro. Freud era un formidabile paladino della volontà 'eroica' auto-mutilatrice. La psicoanalisi da lui creata, è una scienza di compiacenza verso il corpo, verso gli istinti, verso la vita naturale - nella migliore delle ipotesi".
Persistere nella lettura, nella visione, nella riflessione, nella scrittura, anche quando il corpo dice, vuole, il contrario. Quando si rifiuta, quando vacilla. I diari sono intrisi della voluttà che porta a compensare l'inadeguatezza (un'inadeguatezza spesso immaginaria, delirante) mettendo in campo la forza di volontà, l'impegno, la disciplina.

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