mercoledì 3 ottobre 2012

irriducibile

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"All the lives he led" (Tutte le vite che ha vissuto), è il titolo, fantasiosamente tradotto con "Pompei 2079" (ma si capisce, bisogna pur tentarle tutte per invogliare il lettore italiano!), dell'ultimo romanzo (del 2011) di Frederick Pohl. Ebbene sì, quest'uomo che ha praticamente fondato, negli anni '50, quella che viene comunemente definita "fantascienza sociologica", con capolavori come "i mercanti dello spazio" e "il tunnel sotto il mondo"; quest'uomo è ancora in sella e riesce ancora, all'età di novantatré anni, ad appassionare e a far ragionare.

Si può leggere sulla quarta di copertina:
" Il più recente romanzo dell'uomo che ha cambiato la fantascienza e ha saputo descrivere con lucida anticipazione il nostro futuro, Frederik Pohl, considerato il più grande personaggio espresso da questa letteratura. Siamo a Pompei, nel 2079, durante il Giubileo per i duemila anni dall'eruzione del Vesuvio. Lavoratori di tutto il pianeta, da quelli di un'America ridotta a paria della Terra dopo la disastrosa esplosione del vulcano di Yellowstone, ai ricchi esponenti delle nazioni più floride, come la Russia, l'Egitto e la Cina, sono pronti ad accogliere milioni di visitatori in una ricostruzione perfetta dell'antica Pompei. Ma i terroristi che dalle Stan, le repubbliche ex sovietiche fuorilegge, minacciano il mondo hanno scelto questa occasione di festa per sferrare l'attacco definitivo. In un cielo solcato da immensi dirigibili, in un mondo dove non si distingue la realtà dai perfetti virtogrammi che riproducono gli scontri nelle arene, un giovane americano controllato dall'onnipotente Sicurezza e innamorato di una donna misteriosa diventerà la chiave di volta di un evento che potrebbe distruggere il pianeta."

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Vuole la leggenda che Pohl sia stato iscritto all'organizzazione giovanile del Partito Comunista statunitense, e che se ne sia allontanato per una patente inconciliabilità su quello che, lui e il partito, rispettivamente, pensavano della fantascienza. Nondimeno, la chiave di lettura di tutta la sua opera va ricercata nell'attacco, che porta avanti, contro il consumismo e la società delle merci. E il sistema delle merci sta al centro di questo romanzo, narrato dalla voce di un lavoratore precario, in un mondo dove la trasformazione, delle stesse, da oggetti solidi e reali, in elementi virtuali, è oramai avvenuta.


Frederik Pohl, Pompei 2079 (All the Lives He Led, 2011)
Traduzione Maria Laura Martini,
Edizioni Elara, collana Libra fantastica 5, pagg. 361, euro 13,50

2 commenti:

gigi capastina ha detto...

standing ovation!

BlackBlog francosenia ha detto...

Naturalmente per Frederick Pohl, nato esattamente cinque giorni dopo mio padre!