venerdì 18 maggio 2012

teneri assassini

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La notizia è di oggi, è su Repubblica. A qualcuno è venuta una delle solite belle idee. IL qualcuno è la commissione di Affari Sociali della Camera. La bella idea è quella che prevederebbe che i Comuni possano istituire una tassa, da far pagare ai proprietari di cani e di gatti, da destinare alla lotta contro il randagismo, dicono loro. A parte che -  a quanto mi risulta - una tassa sui cani si paga già, mi domando come farebbero a farti pagare una tassa sul quell'essere, chiamato gatto, e che ci onora della sua presenza. Mi piace, a questo punto, far leggere, a chi ne ha voglia, quanto segue, a proposito dei gatti. Giusto per capirsi.
Ah, a quanto pare, dopo le reazioni sul web, il governo, che in un primo momento si era dimostrato entusiasta, ha ritirato il suo appoggio!

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“Che cos'è un gatto ? Tutti i bambini lo sanno. Eppure i gatti, tra gli animali che
ci sono più familiari, mantengono un'aura di ineffabile mistero. A che servono?
Cosa vogliono? I gatti trascorrono l’85 per cento della loro giornata a non fare un
cavolo. Mangiare, uccidere, cagare e fare sesso non occupano che il quattro per
cento (al massimo) della loro esistenza. Il restante dieci per cento, lo impiegano
ad andare in giro. Altrimenti dormono, o stanno li seduti e basta. Si dice che i gatti
siano stati gli ultimi animali a venire addomesticati, dagli antichi Egizi circa 3500
anni fa. Ma anche i gatti hanno addomesticato noi, per i loro buoni motivi. Oggi,
soltanto un quarto dei «padroni» di gatti americani dice di essere andato
deliberatamente ad acquistare un gatto; nel 75 per cento dei casi, è stato il gatto ad
acquistare loro. E, come hanno dimostrato gli studi, ci sono molti più proprietari
di gatti - o meglio, persone che si definiscono tali - che gatti. Quando il vostro
gatto sparisce per un po', in realtà non è andato a caccia: è dal vicino a sbafarsi
una pappa gratis; o forse se la ronfa sul davanzale di uno dei suoi rincitrulliti
«padroni». I gatti devono mangiare l'equivalente di cinque topi al giorno. Un gatto
a cui venga dato libero accesso al cibo non mangia che una porzione grande
quanto un topo per pasto. Il vostro gatto ne fa cinque al giorno, di pasti? Certo che
no: ma stasera va a cena fuori.
Una delle caratteristiche che fanno andare i gatti per la maggiore è che sono
animali puliti, abituati a insabbiare con cura le proprie feci. Anche se non lo fanno
sempre: solo una volta su due. Accumulano roba lungo i confini di tutto il loro
territorio, come se piantassero dei maleodoranti cartelli con scritto «Alla larga» o
«Smamma». A un gatto il latte, il cibo per gatti e il riscaldamento fanno male. Il
latte gli fa venire la diarrea, il cibo per gatti gli guasta le gengive e il
riscaldamento lo costringe a fare la muta di continuo. Perciò si leccano e
inghiottono pelo, cosa che gli irrita l'apparato digerente.
Negli Stati Uniti ci sono circa 75 milioni di gatti, responsabili della morte di un
miliardo di uccelli e di cinque miliardi di roditori all'anno. Fino al xvn secolo, la
gente si divertiva un sacco a infilare dei gatti vivi nei fantocci di vimini che
riproducevano l'effigie del papa e a dargli fuoco. Ne derivava un effetto sonoro
che compiaceva i puritani, ma non i gatti: hanno un udito ipersensibile e riescono
perfino a sentire i pipistrelli.
Le ricerche hanno provato quello che tutti i padroni di gatti sanno: tolti gli
esseri umani, i gatti hanno una gamma di personalità più ampia di qualsiasi altra
creatura sulla terra. E si, sono intelligenti. Intelligentissimi. Sempre che ne valga
la pena. Esistono parecchie storie ben documentate di gatti abbandonati dai
padroni che li rintracciano in posti a centinaia di chilometri di distanza. Che
sappiano leggere le mappe? Forse. Di sicuro sanno dire l'ora, come recenti
esperimenti hanno dimostrato. Gli antichi Egizi adoravano i gatti come dèi:
ucciderne uno, intenzionalmente o meno, era un delitto capitale. Quando moriva
un gatto, il suo padrone era tenuto a depilarsi le sopracciglia. Di chi era stata
quell'idea ? Di un gatto, naturalmente. Loro mica le hanno, le sopracciglia.
I gatti possono agire alla cieca, usando le sole vibrisse
A differenza dei cani, possono muovere ciascun dito indipendentemente dagli
altri e «preformarne» la presa prima di colpire
Quando un gatto sguaina gli artigli, le sue zampe diventano grandi il doppio
«Ve l'avevo detto che era meglio telefonare ! »
La maggior parte dei gatti ha un parassita che si pensa abbia effetti a lungo
termine e irreversibili sul cervello umano. Il Toxoplasma gondiì può trasformare
gli uomini in raminghi scontrosi e malvestiti, e le donne in micine votate al sesso
facile e promiscuo. Metà della popolazione inglese è già stata infettata.”
da: "Il libro dell'ignoranza sugli animali" di John Mitchinson & John Lloyd

1 commento:

Anonimo ha detto...

Trovo giuste le considerazioni fatte sui gatti, ma aggiungerei alcuni consigli ai loro amici umani: contrarre il toxoplasma dal gatto è molto improbabile, mentre, specie nel periodo primaverile si possono contrarre delle micosi (per es. la tigna) e possono esserci dei portatori sani.Non importa comunque allarmarsi, perchè non è cosa frequente e curabilissima. Riguardo all'intelligenza non mi sbilancerei, nè a favore del gatto nè degli umani; direi piuttosto che sono tanto meno imbecilli, crudeli, insensibili ed innoqui. Darei un ultimo e concreto consiglio a coloro che adottano o sono adottati dai gatti: la muta o la "falsa muta del pelo" conviene somministrare tutto l'anno una pasta lassativa (ne esistono vari tipi in commercio) al gatto/a od aggiungere dell'olio al pasto umido per evitare pericolose occlusioni intestinali.Gianni