lunedì 2 aprile 2012

marinai

Mutiny

In seguito alla situazione di stallo, venutasi a creare come risultato della battaglia dello Jutland, nel 1916, la flotta di superficie tedesca era rimasta intrappolata nelle sue basi, mentre solo gli U-boat continuavano a combattere una battaglia ormai persa contro le navi alleate. Nell'autunno del 1918, la macchina da guerra imperiale tedesca era oramai al collasso. A ottobre, venne nominato un nuovo cancelliere e, come concessione all'ondata di opinione pubblica contro la guerra e alla radicalizzazione sul fronte interno, il partito socialista - l'SPD - venne fatto entrare nel governo. In privato, i consiglieri del Kaiser premevano perché negoziasse un cessate il fuoco.
In questa situazione, l'ammiraglio von Hipper, comandante della flotta tedesca, ordinò alle sue navi, nel Canale della Manica, di opporre un'ultima resistenza. Questo futile gesto venne deriso e fece da catalizzatore ad un ammutinamento navale che avrebbe forzato la fine della guerra ed avrebbe segnato l'inizio della rivoluzione tedesca.
Non era la prima volta che un ammutinamento navale diventava la scintilla che dava fuoco alla rivoluzione: In Russia nel 1905, e nel febbraio e nell'ottobre del 1917, furono i marinai, i primi a muoversi. E nel 1923, a Kronstadt, sarebbe stata la rivolta dei marinai, a segnare un punto di svolta nella rivoluzione russa. Ci saranno anche una serie di ammutinamenti, nel 1919, quando i marinai britannici si rifiuteranno di prendere parte all'intervento militare contro i bolscevichi.
La natura radicale dei marinai non è un fatto casuale. L'organizzazione sociale di una nave è lo specchio della società industriale, e lo è in un modo che gli eserciti non raggiungono. L'equipaggio di una nave ha un alto grado di dipendenza reciproca e vive in stretto contatto, con una notevole categoria di specialisti che riflettono l'abilità e l'indipendenza di spirito degli artigiani, i quali spesso sono stati in prima linea, nei movimenti dei lavoratori. Per contrasto, gli eserciti del tempo tendevano a riflettere una struttura più feudale - con una classe di ufficiali lontani ed uno strato intermedio di sottufficiali il cui ruolo non è quello di tecnici specializzati, ma quello di mantenere la disciplina in modo brutale.
Nel 1918, molti dei marinai ed operai dei cantieri navali nei porti del Nord tedesco sostenevano il Partito socialista indipendente - l'USPD, un'organizzazione più radicale del partito socialista tradizionale, i cui leader avevano largamente sostenuto la guerra. Ed è in questo contesto che, quando von Hipper emette il suo ordine suicida, il 24 ottobre, i marinai si rifiutano di obbedire.
Facendo uso di piccole barche, con a bordo piccoli cannoni, l'ammutinamento viene impedito, e 47 capi della rivolta vengono arrestati. Come risposta, nel vicino porto di Kiel, i marinai si riuniscono nelle sedi sindacali locali e votano il loro sostegno alle richieste dell'USPD di "pace e pane" e chiedono il rilascio dei loro compagni imprigionati. Sotto la guida di due membri dell'USPD, Karl Artelt e Lothar Popp, marciano fino alla prigione, accolti dal fuoco dei fucili: 36 morti.
Il giorno dopo, per le strade di Kiel e di Wilhelmshaven ci sono 40.000 marinai. Gli ammutinati oramai controllano la città. Si formano consigli di soldati, marinai ed operai. Il 7 novembre un consiglio dei lavoratori controlla la città di Monaco, viene dichiarata la Repubblica Socialista bavarese. Il re Ludwig lascia il paese. Sotto la minaccia della guerra civile, e di fronte al crollo del vecchio ordine, il Kaiser cede e concorda un armistizio, abdicando in favore della nuova repubblica. Gli operai erano riusciti a porre fine alla guerra prendendo in mano il proprio destino.
Ma è in questo momento di successo, che vengono sparsi i semi della distruzione della rivoluzione tedesca. Il leader del Partito socialista, e membro del nuovo governo, Gustav Noske, viene accolto come un eroe, al suo arrivo a Kiel. Nessuno ancora lo sa - e molti guardano ancora ai socialisti come ai leader naturali del movimento operaio - ma ha ricevuto ordini segreti dal governo per stroncare l'ammutinamento e la rivoluzione.
Nei tre mesi successivi, le forze della reazione, incredibilmente guidate dal Partito socialista ufficiale e aiutate dall'organizzazione proto-nazista Freikorps combatte una battaglia contro i soldati, i marinai ed i consigli operai. Nella leadership di questi consigli, è emerso un nuovo gruppo di sinistra, la Lega spartachista di Rosa Luxemburg e di Karl Liebknecht. A gennaio questi due leader verranno uccisi dai Freikorps - gruppi paramilitari nazionalisti di ex soldati - ed i consigli rivoluzionari saranno schiacciati in tutto il paese; resisterà solo la Baviera, fino a maggio.

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