venerdì 20 gennaio 2012

Dizionario

reificazione

Sviluppato dal giovane Lukács in una serie di testi, poi riuniti nel libro "Storia e coscienza di classe" (1923), in un periodo di "effervescenza rivoluzionaria", il concetto di "Reificazione" ha avuto un destino assai singolare. Originariamente concepita come una radicalizzazione della prospettiva aperta dal concetto marxiano di "Feticismo" (della merce), la teoria di Lukács venne ben presto rigettata dalle ortodossie comuniste. Paradossalmente, ha poi irrigato, in modo sotterraneo, il terreno delle più grandi "eresie": dalla teoria critica francofortese fino alla Wertkritik, passando per l'Internazionale Situazionista, per l'opposizione extra-parlamentare in Germania e in Italia, e attraverso l'opera di Henri Lefebvre, di Lucien Goldmann e di Joseph Gabel, ad esempio, ed ha finito per costituire il centro di gravità occulto di tutta un'ala del marxismo critico. L'idea di pensare il modo di produzione capitalistico attraverso il prisma della teoria di una forma di vita svalutata e feticistica, infatti riunisce, al di là delle loro irriducibili peculiarità, tutte queste diverse concettualizzazioni.

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