sabato 10 dicembre 2011

Ricorsi

atemptatvaillant

E' un altro 9 dicembre, quello del 1893, quando, alle 16:00, Auguste Vaillant, gridando "Viva l'anarchia", lancia una bomba nell'emiciclo della Camera dei Deputati, a Parigi, al Palais Bourbon. Scagliata dalla seconda tribuna pubblica, situata alla destra del presidente della Camera, Charles Dupuy, la bomba - un ordigno fatto di esplosivo e chiodi e pezzi di piombo - ferisce solo leggermente una cinquantina fra deputati e spettatori che assistono alla seduta della camera. Vaillant stesso rimane ferito al volto e alla gamba destra.
L'azione è puramente simbolica, secondo le parole di Vaillant, che dichiara:
"Ho preferito ferire un gran numero di deputati piuttosto che uccidere qualcuno. Se avessi voluto uccidere avrei caricato (la bomba) con dei pallettoni. Ho messo dei chiodi; ho voluto quindi solo ferire. Non posso certo mentire per darvi il piacere di tagliarmi il collo!"
La reazione è immediata, ed il 12 dicembre viene votata la prima mandata delle cosidette "Lois Scélérates", dirette contro il movimento anarchico ed i suoi organi di espressione.
Auguste Vaillant verrà processato, condannato a morte e ghigliottinato il 5 febbraio 1894.

Nessun commento: