venerdì 11 novembre 2011

di treni e di presidenti

Paul_Deschanel_en_visite_a_Tours_1920

"Io sono il Presidente e penso di essere caduto dal treno." Questa fu la frase sentì Andre Rabeau, quella calda notte del 23 maggio 1920, per cui pensò si trattasse di uno dei soliti ubriachi che era abituato a vedere durante il suo turno di guardia ferroviaria, a Mignerette, nella Loira. Quello che richiamò la sua attenzione fu che l'uomo era in pigiama e aveva dei lividi sul volto. Facendo il suo lavoro e in un atto di solidarietà, accompagnò il vagabondo presso una delle case più vicine alla stazione, perché gli ripulissero le ferite e per chiedere se ci fosse qualcuno della zona che lo conoscesse.
Paul Deschanel era stato eletto presidente della Repubblica francese il 18 febbraio 1920, all'età di 65 anni. Era riconosciuto come uomo di lettere intelligente e colto, membro di spicco dell'Accademia di Francia dal 1899. I suoi discorsi erano sempre memorabili, e la sua grande eloquenza commentata dalla stampa del tempo, ma sembra che il suo carattere non era in grado di sopportare il peso e la responsabilità che pesava sulle sue spalle, perché ben presto ci furono segni di stanchezza mentale e di comportamento non proprio regolare . Il presidente francese cominciò ad essere vittima di continui attacchi di ansia e di insonnia, che lo portarono a consumare una grande quantità di farmaci.
l 23 maggio 1920, Paul Deschanel e il suo entourage presero un treno - verso le 23, nella città di Montbrison (in cui appena inaugurato un busto). Quella notte il caldo era soffocante e il presidente Deschanel aveva cominciato a sentirsi male, si dice che avesse aperto il finestrino del suo scompartimento per ottenere un po' d'aria fresca, e così, cadde fuori dal treno, in pigiama.
Per fortuna il treno non stava andando molto veloce - si pensa a non più di 50 Km/h - così non subì lesioni, fatta eccezione per alcune abrasioni e contusioni. Un'altra cosa incredibile fu che nessuno del suo entourage si accorse che il treno aveva perso un così illustre passeggero. E questo fino alla mattina seguente, del 24 maggio, per una parata ufficiale a Montargis, dove le persone che affollavano i binari per dargli il benvenuto, aspettarono invano che il presidente si sporgesse dal finestrino.
Ma torniamo a quella notte, alla stazione di Mignerette, mentre il guardiano notturno aiuta un vagabondo che parla in modo incoerente e sostiene di essere "Il Presidente della Francia". Lo porta alla casa più vicina, dalla famiglia Dariot che si offre di aiutarlo. Mentre la donna pulisce le ferite, gli occhi le cadono sui piedi nudi dell'uomo e osserva: "Questi piedi ben curati, non sono quelli di un barbone, quest'uomo è una persona importante". Proprio in quel momento, il marito alzò gli occhi dal giornale che stava leggendo e riconobbe il presidente della repubblica.
Naturalmente, quando i giornali seppero dell'avvenimento tragicomico, ne fecero strame. Vennero pubblicate decine di caricature che si facevano beffe del presidente. Paul Deschanel dimostrò comunque di avere ancora un sacco di intuito e si dimise da presidente il 21 settembre di quell'anno, sette mesi dopo l'assunzione della carica.
Gli vennero ancora attribuiti incidenti imbarazzanti, come nuotare con le anatre negli stagni del Parco Eliseo, o di firmare alcuni documenti con la firma di Napoleone, ma sembra che questo fosse solo il risultato di una campagna diffamatoria orchestrata dai suoi avversari politici, e che non ci siano prove sufficienti.
Il giorno dopo le sue dimissioni, Paul Deschanel si ritirò in una casa di cura, e una volta "liberato" dalla Presidenza della Repubblica, le sue condizioni cominciarono a migliorare rapidamente, in modo tale che venne presentato alle successive elezioni e fu rieletto senatore di Eure-et-Loir il 9 gennaio 1921.

fonte: http://www.sentadofrentealmundo.com/2011/11/el-presidente-que-se-cayo-del-tren.html

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