mercoledì 14 settembre 2011

Narrazioni e Rappresentazioni

germinal

Tra il 1892 ed il 1894 si verifica tutta una serie di attentati anarchici che segnano in modo durevole lo spirito e l'evoluzione politica del movimento operaio francese. Questo studio di Caroline Garnier si concentra su come la letteratura si impossessi di questi fatti e si ponga la questione delle motivazioni dei terroristi. Caroline Garnier dimostra come, al di là delle divisioni politiche (romanzieri anarchici o anarchizzanti e scrittori e romanzieri borghesi), si svolga un dibattito sulla comprensione dei fatti. Un dibattito che oppone coloro che collocano il terrorista sul piano della follia, della patologia, per poter meglio ignorare i problemi sociali profondi che vengono sollevati - da una parte - e quelli che, pur senza approvarla, vedono nella violenza una rivolta disperata che ha avuto origine in un vero e proprio senso di oppressione - dall'altra.

Caroline Garnier, « La représentation du terroriste anarchiste dans quelques romans français de la fin du xixe siècle », Cahiers d’histoire. Revue d’histoire critique, T. 96-97, 2005, pp. 137-157

Lo scritto, in francese, può essere letto per intero a http://chrhc.revues.org/index952.html

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