giovedì 9 giugno 2011

uomini e donne di tribunale

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Come suol dirsi ... la seduta è tolta.
Cesare Battisti torna libero, finalmente. Libero di vivere, di camminare, di tornare a scrivere i suoi libri o, se preferisce, di stare su una spiaggia a prendere il sole. Smette di essere ostaggio, del suo passato e del rancore dei "parenti delle vittime". Smette di essere un simbolo, e degli anni settanta da scarcerare, e della sete di vendetta di chi in quegli anni ebbe paura, poca o tanta non importa. Torna al silenzio, il suo e quello di chi ha sostenuto la sua innocenza, così come torna al silenzio di tutti i suoi detrattori. Tacciono le accuse di ... ubiquità, così come tacciono le scuse non richieste, le dichiarazioni stampa, qualche volta oltre il limite. Niente, si spegne l'eco. Nessuno dichiarerà guerra al Brasile, nessun corpo speciale andrà a "riprenderselo", non ci sarà nessun embargo. Né di acqua minerale né di pietra pomice. Con buona pace del fronte variopinto che va da Borghezio a Vendola e oltre. Torneranno ad occuparsi di altri processi, di votazioni, di referendum, di sedute in parlamento. Nuove alleanze e nuove rotture, le solite. Dichiarazioni. I padroni continueranno a fare la lotta di classe mentre i sindacati continueranno a lamentare le ingiustizie subite e i referendum-ricatto, che peraltro continueranno a votare e a far votare, invece di buttare all'aria seggi e urne. La produzione continuerà a non essere sabotata. Del resto siamo tutti un grande paese che sta festeggiando i suoi 150 anni di storia comune e di stragi, più o meno comuni. Lontano da tutto questo, Cesare Battisti resterà in Brasile. Presto verrà dimenticato. Così, potrà anche tornare a scrivere, chissà! Attendo nuove.

2 commenti:

Gianni Landi ha detto...

..nella risata di cesare battisti c'è anche tutta la nostra gioia ed anche quella di tutti quei compagni che non sono più con noi assassinati negli anni '60 e seguenti. Rinunceremo a tutto meno che alla vittoria..e questo non deve farvi dormire sonni tranquilli.
Gianni Landi

gianni alias "severino" ha detto...

Il detenuto pensa sempre ad uscire legalmente od illegalmente di galera perchè è comunque innocente,e noi viviamo il nostro quotidiano con gli stessi intenti di liberazione.Gianni alias "severino"