giovedì 23 dicembre 2010

rabbia antica

Euno

La statua, della foto, rappresenta Euno, e si trova ad Enna.
Era il 132, avanti Cristo, e la guerra, per gli schiavi che si erano rivoltati in Sicilia, era oramai persa. Chiusi nella morsa dell'assedio di Enna, Euno, lo schiavo siriano che li comandava, fece rappresentare azioni sceniche con cui gli schiavi rappresentavano la ribellione contro i padroni, rinfacciando loro l'arroganza e la violenza che, alla fine, li aveva portati alla rovina. Questa forma singolare, forse unica, nel mondo antico, di "teatro rivoluzionario" aveva un valore assai speciale. E di "pedagogia", imposta ai padroni-spettatori, e, soprattutto, di una sorta di "memento", quando la certezza della sconfitta imminente avrebbe potuto indurli ad un cedimento. Euno, così, riattizzava, mediante lo strumento efficacissimo del teatro, quell'odio di classe che Posidonio, nel raccontare tutta la vicenda, additerà come sintomo della "malattia rivoluzionaria". L'odio degli oppressi che legittima la violenza, viene messo in scena, forse per la prima volta, più di duemila e cento anni fa.

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