lunedì 20 dicembre 2010

La rossa primavera vs. l’italica bandiera

italiancomm

"Abbiamo letto con attenzione la canzone dei partigiani che ci avete mandato. Il suo contenuto ci porta a fare considerazioni politiche. Eccole:
Abbiamo discusso a lungo la linea politica dei Partigiani e ci siamo trovati tutti d'accordo. Da tutti noi è stata apprezzata l'importanza della lotta del nostro Partito per mobilitare il popolo italiano nella lotta per cacciare il tedesco.
E 'all'unità di tutti gli italiani che vanno i nostri sforzi. Ne è prova l'iniziativa e la partecipazione al Governo dove, si spera, tutti i partiti rappresentati daranno prova della loro capacità per liberare il nostro paese dai banditi nazifascisti. La nostra lotta è l'espressione più genuina che noi vogliamo in nome della libertà e della democrazia lottare per battere i tedeschi. La vostra canzone dice invece che i partigiani marciano 'per conquistare la rossa primavera, dove sorge il sol dell'avvenir' e conclude dicendo che i partigiani torneranno a casa vittoriosi 'sventolando la rossa bandiera'.
Politicamente è un errore di sinistra fare di tale inno la canzone dei partigiani della vostra valle.
Indirettamente si favorisce la propaganda nemica che da anni va dicendo che il comunismo fregherà tutti se le nazioni democratiche vincono la guerra.
E' un errore politico perché il partito lo ha detto più volte che noi combattiamo la lotta per l'indipendenza a fianco di tutti. E' nocivo alla comprensione di cosa sono le brigate Garibaldi, dove noi vogliamo che ci sia posto per tutti i sinceri patrioti. Noi non vogliamo affatto impedire che i partigiani comunisti cantino gli inni rivoluzionari. Fare delle canzoni per tutti i partigiani vuol dire capire che cosa è la politica del Partito.
Non si è d'accordo con il Partito e poi si fa cose che possono nuocere e non aiutare. Non basta dire ' i combattenti preferiscono mettere il fazzoletto rosso alla coccarda tricolore '. Occorre rendersi conto che ciò è sinistrismo pericoloso; si deve saper convincere dell'errore chi crede di essere più 'rivoluzionario' con tali esteriorità. Noi lottiamo nelle file del Corpo di Liberazione Nazionale. Le formazioni garibaldine sono al servizio della Patria e quindi i nostri distintivi e le nostre canzoni sono e devono essere nazionali.
Vi mandiamo la vostra canzonetta corretta come deve essere cantata.
A coloro che non si rendono conto di che cosa è la nostra posizione politica parleremo a lungo personalmente presto.
F.to La Delegazione"

(emanato dal Comando Brigate d'assalto Garibaldi, Delegazione Piemontese, in data 24 aprile 1944)

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