giovedì 18 novembre 2010

Debiti

nap

Era una giornata grigia, come oggi, quel 29 ottobre di 36 anni fa; lo ricordo bene. La ricordo bene quella giornata maledetta! Ne ricordo gli attimi e lo stato d'animo, dopo niente sarebbe più stato come prima. Ricordo che ero con Daniele, sul suo "galletto" della guzzi, e passavamo proprio per Via Lungo l'Affrico, dalle parti di Piazza Alberti, quella maledetta piazza. Poi, le notizie, concitate, le ore, i giorni e le notti senza sonno.
Mille e mille volte, e più, mi sono chiesto come sarebbe stato se ... Domande inutili, sul filo del dolore e dello scoramento, che continui a farti anche adesso che il dolore si è attenuato, fino ad ottundersi, e lo scoramento indugia alla disillusione, senza però risolversi.
Non so perché, ma l'aver ritrovato le stesse mie domande dentro il libro di Valerio è stato per me motivo di conforto. "Vorrei che il futuro fosse oggi", già! L'ho letto in meno di tre ore, il libro che Valerio ci ha messo tre anni, a scrivere. E per tre ore. e anche dopo, è stato come se ... il passato fosse oggi! Prima come stupito, per il fatto che qualcuno che "non c'era" potesse essere riuscito ad entrare fino in fondo, con tutte le scarpe, dentro a quel tempo, ed "ai suoi dei" - mi vien da dire - come potesse partecipare fino in fondo di un dolore, e di un amore, che non dovrebbe esser suo. E invece, è anche suo. Se l'è - come dire - guadagnato, e poi ce lo ha regalato. E ho continuato a leggere, sempre più rassicurato dallo scorrere dei ricordi che si mischiano con la sete, e la volontà, di sapere, di sentire. E così, ho potuto rivederli. Mi sono potuto rivedere. E, di questi tempi strani e difficili, è già qualcosa. E' molto. Non so raccontarlo, il libro. Non so raccontare la storia quando le storie mi distraggono. E sono stato felice nel leggere che, dentro, c'era qualcuna delle mie storie, insieme alle storie di altri. Alle persone, alle persone che eravamo, alle persone che siamo. Claudio, Tonino, Luca, Anna Maria. Tutti insieme tornano a muoversi per quelle strade di questa mia città che sempre più spesso non so più, e le storie si intrecciano, carne viva e sangue, riacquistano sguardi e voci. Scrivo, il giorno dopo, con gli occhi ancora pieni delle immagini, per un lungo momento senza più domande, e senza risposte. Tutto è tornato intatto, come deve essere. Grazie a questo libro che ha pagato un debito, quanto meno una parte.


Valerio Lucarelli - Vorrei che il futuro fosse oggi - Nap: ribellione, rivolta e lotta armata -        edizioni l'ancora del mediterraneo - 16 euri

Qui si possono leggere le prime ventisei pagine!

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