domenica 23 maggio 2010

La mappa dell’utopia

califilm

Una mappa. Strana, come il sito da cui proviene. E' una mappa della California, certo, però è la mappa di Hollywood. O meglio, è la mappa dell'utopia hollywoodiana, così come nasce. E infatti data 1927, l'anno in cui viene tracciata dagli studi della Paramount. Le location che rappresenta ovviamente non possono ancora tenere conto dei film a venire, ragion per cui, ad esempio la foresta di Sherwood non corrisponde a quella che avrà luogo nel film su Robin Hood con Erroll Flynn, e via di seguito.
Così possiamo notare come il nord vicino al Lago Tahoe reca in sé la Siberia, le Alpi Francesi e la Svizzera. Il fiume Sacramento ha servito egregiamente da Mississippi, pericolosamente vicino, in questa geografia, ai fiumi dell'Alaska. Poco lontano, la costa del New England che confina a sud con ambienti ideali alle piene del Nilo. Ovviamente, a sud, cos'altro? Se non l'Africa? Anche se un po' confusamente vicina, forse troppo, alle Alpi Svizzere. Santa Barbara non è male per rappresentare la California di lingua spagnola. Anche meglio, se si pensa che poco a sud si estende la costa spagnola vera e propria. Un po' più giù, e un po' al largo, tutte le isole dei mari del sud e poco lontano le coste della Malesia. Venezia, quella italiana, se ne sta acquattata dentro la Venice californiana, poco distante dall'Olanda che sta stranamente a sud dell'Italia. Poi, più giù, alla rinfusa, il deserto del Sahara, il Mar Rosso e il Sud Africa.
Una mappa, fatta nel 1927 e che doveva servire da guida ai produttori per l'ambientazione dei loro film. Una mappa dell'Utopia!

2 commenti:

nico ha detto...

spettacolare questa mappa franco, è stato grandioso averla scovata! sarebbe bellissimo se venisse completata con il senno di poi...anche se probabilmente le scritte lascerebbero ben poca cartina da vedere :-)

BlackBlog francosenia ha detto...

Sì, la cartina è stupenda. Ancheperché parla del perido avventuroso, della giovinezza, di Hollywood. Prima che arrivassero i milioni e milioni di dollari. Parla di una sorta di grande artigianato del cinema,prima che avessero luogo i film girati nelle location originali o in altri posti esotici.

salud