lunedì 21 luglio 2008

quello che non ho ...



" (...) Vi si sentirà battere il cuore di una inedita Sicilia ionica, dove «mafioso» voleva dire «sgargiante, superbo, leggiadro», e si diceva di una ragazza; vi si potrà, pellegrinando fra le verità sommerse della civiltà «familiare», trarre a riva qualche inaffondato relitto; riconoscere nella compianta figura dei padri l'immagine di un'alleanza di occhi e mani leali, l'ipotesi, insomma, di una comunità e di una terra abitabili... In quanto a me, infine, a me che scrivo, e di ricordi mi ammalo, e coi ricordi mi curo, chissà che non sorprenda fra tanti risorgimenti la macchia di sangue, il ramo d'oro, l'ustione celeste, il segno che aspetto per riconvincermi di esistere (memini ergo sum!) e per ritrovare, in guerra col tempo, la mia dilapidata immortalità di bambino. (...)"

Gesualdo Bufalino
- Museo d'Ombre - Sellerio

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