martedì 11 dicembre 2007

Un ribelle senza una causa



Però, i ribelli senza causa, sono sempre pronti a sposarla, una causa, quando ritengono che ne possa valere la pena. Soprattutto se vi trovano altri ribelli, insieme in quella causa.
Così racconta Jean-Patrick Manchette - sempre nel suo splendido libro "Le ombre inquiete" - a proposito di un episodio verificatosi nel maggio 1968:

"Maggio 1968, barricate e tutto il resto. In una stanza d'albergo un mio amico viene a sapere che a Parigi ci sono scontri con la polizia. Si fionda sulla valigia. "Andiamo" - dice estraendone una pistola. Vuole scendere in strada e ammazzare un po' di sbirri, come cerca di fare in Lorena, mentre sto scrivendo (ndr: è il 1979), qualche altro "irresponsabile" ("Le Nouvel Observateur" dixit). Lo calmo: "In Francia, non si fa così. E' troppo presto". Lui sospira e ripone la pistola. Sarà per un altra volta.
L'amico in questione era Nicholas Ray. Adesso ha dieci anni di più e non ci vede da un occhio."

*Nota: Il film più famoso di Nicholas Ray, autore di innumerevoli capolavori è "Rebel without a Cause" (in italiano: "Gioventù Bruciata") con James Dean.

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