venerdì 28 dicembre 2007

I conti col destino



«Anche la musica era interessante. Ricordo quando ho sentito per la prima volta Nilsson cantare "Everybody's Talkin'". Eravamo quasi al termine delle riprese e John Schlesinger, il regista, mi disse: "C'è un disco che mi sembra adatto come tema musicale, ti va di sentirlo?". Andammo in albergo, mise il disco e a me vennero i brividi.»

- John Voight, a proposito della colonna sonora di "Midnight Cowboy (Un uomo da marciapiede)"

Non è mai stato molto considerato, Fred Neil, nonostante abbia firmato alcune canzoni poi riprese ed eseguite da molte "stelle del rock"! Neppure la celeberrima, ai tempi, canzone che fece da colonna sonora al film "Un uomo da marciapiede", nelle versione di Harry Nilsson, servì troppo a portare il suo nome alla ribalta. Ha inciso poco, eppure è stato uno dei musicisti più completi di quel gigantesco movimento folk che si impadronì della scena nella New York del Greenwich Village, nella seconda metà degli anni sessanta. Non è stato un "protagonista", come Phil Ochs che del proprio impegno politico fece un vessillo, o come Bob Dylan che di quel gruppo rimane il musicista più importante, per usare un eufemismo. Eppure la sua vena triste e malinconica, legata al blues oltre che al folk, fa brillare la sua opera come una gemma di inestimabile bellezza. Non era simpatico a molti, e non ha mai fatto parlare di sé più di tanto. Erano in tanti a dovergli molto: a cominciare da Tim Buckley e Tim Hardin, continuando con gente del calibro di Eric Andersen, John Prine, Jackson Browne, Don McLean, fino ad arrivare a Townes Van Zandt.
Quando è morto, nel 2001, a 64 anni di età, si era già ritirato da tempo dalle scene, rifugiandosi nel silenzio, tanto che quando, nei primi anni settanta, Frank Sinatra (che conduceva allora un popolare show televisivo del sabato sera) gli offrì un mucchio di soldi, per cantare ancora una volta la sua "Everybody's Talkin'", Neil rifiutò. Aveva chiuso il suo debito col destino, e non tornò sui suoi passi. Né quella volta, né altre. Mai più.


Tutti parlano

Mi stanno parlando tutti
non sento una parola di quel che dicono
solo echi della mia mente

La gente si ferma a fissarmi
non riesco a vederne le facce
solo le ombre dei loro occhi

Vado in un posto dove il sole continui a splendere
anche attraverso il diluvio della pioggia
Dove il tempo vada bene per i vestiti che indosso

Via lontano dal vento di nord-est
Alla ricerca di una brezza estiva
Saltando sopra l'oceano come un sasso.

1 commento:

BlackBlog francosenia ha detto...

Everybody's talkin'

Everybody's talking at me
I don't hear a word they're saying
Only the echoes of my mind

People stopping staring
I can't see their faces
Only the shadows of their eyes

I'm going where the sun keeps shining
Thru' the pouring rain
Going where the weather suits my clothes

Backing off of the North East wind
Sailing on summer breeze
And skipping over the ocean like a stone