lunedì 24 dicembre 2007

Ciak, è Natale!



Ma guarda un po', domani è un'altra volta il giorno che chiamano "natale"!
Dicono che sia un giorno importante, per molti, e magari lo è davvero, in un modo o nell'altro. Lo è, a prescindere dalla ricorrenza della presunta nascita di colui che i surrealisti chiamavano "il rospo di Betlemme". Lo è perché non si riesce a sfuggire - per quanto tu ti nasconda - al clima, per così dire. Sarebbe ipocrisia negare, da parte mia, l'essere del tutto immune alla mitologia, del natale. Perfino un film come "La vita è meravigliosa" di Frank Capra, non mi dispiace e, a dirla tutta, riesco anche a trarre "ispirazione" da molti altri film di ambientazione più o meno natalizia quando son fatti bene (secondo i miei gusti), compresi quelli con Chevy Chase. Già, il cimena. Il cinema è forse davvero, se non l'unica, la migliore cifra del natale. E, a mio avviso, lo è a trecentosessanta gradi. Vado a braccio, a ricordare, via via che mi vengono in mente. Da "Parenti serpenti" di Monicelli - e come avrebbe detto Peppino De Filippo: "...e ho detto tutto." - fino al natale di guerra de "La grande illusione" di Renoir fino a tutte le versioni cinematografiche de "Il canto di natale" di Dickens (maledetto!"), il natale - bisogna ammetterlo - fa parte del dna del nostro immaginario. E anche le canzoncine svolgono un buon ruolo, e confesso di aver comprato una volta una compilation di canzoni natalizie in chiave country. Vabbé, c'è da dire che l'interpretazione di "Jingle Bells Rock", resa da Jerry Jeff Walker, era (ed è) da standing ovation!
Tutto questo preambolo, per dire che non sono immune ad una sorta di immagine del natale, fatta di letto caldo e di pigrizia e di camino acceso mentre fuori tutto è freddo e bianco e altre bischerate simili. Ma la famiglia no, non la sopporto! Preferisco stordirmi di televisione da solo, piuttosto che attuare una full immersion in famiglia! Ed è quello che mi toccherà fare, per natale. Passarmelo da solo, dico. Anche perchè, tutti quegli altri stanno in ...famiglia!
E poi, ecchecazzo, ditemi qual è un dolce peggiore del panettone!?!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Un dolce peggiore del panettone? Presto detto, il pudding, ma qui si ricade sulla faccenda degli inglesi che ....
Ciau ;)

BlackBlog francosenia ha detto...

può darsi, max, può darsi!
Di più non so dire, anche perché non mi è mai capitato di assaggiarlo. Ma indicami una persona cui non è mai capitato di doverlo assaggiare, il panettone! E magari ti dice anche che gli piace!!! ;-)

salud

Riccardo Venturi ha detto...

Eh no. Non tutti. Quest'anno ho cominciato a metà ottobre a minacciare, dicendo di non azzardare nemmeno a chiedermi di andare al "pranzone" in famiglia. Fanculo alla famiglia! E non perché non ci siano persone cui voglio bene; ma quel bene se lo sono guadagnate a prescindere. Ma non mi avranno. Ci s'arvede domani da qualche parte.

Un abbraccio e buon martedì!

Anonimo ha detto...

eh, ma questo è campanilismo al contrario! Si legge lontano un miglio ;-)
Mo', non è che tutto quel che si fa a milano vien fuori male: il panettone, ad esempio, se gli togli i canditi, la pasta, ne metti un altra, lo cuoci diversamente... non è poi tanto male :-P

Albe'.