mercoledì 28 novembre 2007

Anonimi Protagonisti



Il barbiere si fa riprendere dalle telecamere davanti al suo negozio in un sobborgo a qualche chilometro da Parigi. Si è visto spaccare la vetrina, per ben due volte in 48 ore.
Verrebbe da dirgli che forse è stato un po' coglione a farla rimettere, dopo la prima volta, data la situazione! Ecco, la situazione, credo sia questo il punto. Il rendersi conto, davvero, della situazione. Di quello che sta succedendo nei sobborghi parigini, di quello che succede la domenica negli stadi.
Ammetto che conservo il vizio di leggere (e, a volte, ci metto anche qui il "link" nelle "letture condivise") quello che scrivono, a proposito di imperi, moltitudini ed altri ammennicoli, gli "onimi" oramai non più protagonisti da almeno trent'anni. Non è l'intelligenza, quel che manca loro, ché l'hanno sempre avuta! Ma ne manca l'uso, dell'intelligenza.
Sarà che forse son diventati ciechi, per cui si trovano a montare i fotogrammi che provengono dalla loro testa.
Istituzioni, comune, governance, moltitudine, sciame, esodo.
Sembrano formule magiche, esorcismi.
L'intelligenza, ed il suo uso, sta altrove.
Sta nei rivoltosi che attaccano la polizia, adoperando come scudi le portiere divelte dalle automobili, prima che vengano date alle fiamme.

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