lunedì 21 maggio 2007

Il Suicidio Per Paura Della Morte!



La "vignetta" è terribile, oltre che geniale! Ma cominciamo dal principio, e anche oltre.
A Francoforte non c'è stato modo di rimediare una copia del manifesto del concerto di Christy Moore! Ne ho visto solo uno, in città, che annunciava l'intera tourné: due concerti in Germania, uno ad Amburgo il giovedì, ed uno il venerdì a Francoforte. Già, Christy Moore, il menestrello irlandese. Il concerto è stato superbo, qualcosa di speciale, e non solo per l'acustica perfetta e per la partecipazione del pubblico. Sono state perfette anche le esecuzioni, da "Viva la Quinta Brigada" fino a "Nancy Spain". Senza dimenticare, soprattutto, un inedito blues, scritto per un amico da poco scomparso, Rory! Rory che - dice la canzone - sarà senz'altro andato a suonare i blues in cielo. Una canzone stupenda, dove accanto all'amico vengono evocati i nomi dei bluesmen; da Muddy Waters a Sleepy John Eyes.
Quest'altro manifesto, quello della vignetta, invece, si trovava in una libreria frugata poco prima del concerto. Era in una strada di questa città non brutta, ma decisamente priva di un carattere, persa com'è fra duomi e grattacieli, senza saper riuscire a scegliere, senza mai saper decidere del tutto da che parte volere andare. Quasi volesse rimanere ferma, sospesa in quel verde lungo le rive del suo Main, volgendosi a guardare ora il duomo, di giorno, cangiante colore al variare della luce in intensità e calore; ora volgendosi, di notte, a farsi rubare gli occhi dallo skyline infuocato dettato dalla presunzione dei grattacieli illuminati di varia forma e prestanza.
Francoforte. E il manifesto stava là, a guardare chi lo guardava. A ricordare i controlli subiti, e a preannunciare quelli futuri. Areoporti, ma non solo!
A me, ha fatto tornare alla mente, da lontano, qualcosa ormai passato. Quasi a voler rimettere sui piedi parola e significato, dove terrorismo e terrorista vengono restituiti a chi lo merita. E riporta, così, ad una di quelle canzoni che tanto amo e che l'altra sera Crhisty Moore non ha cantato. "No time for love".
Mi ha ricordato perquisizioni e fermi di polizia, e mi ha ricordato di quando erano all'ordine del giorno. Prepotenza e arroganza, quella dettata dalla sicumera di essere e restare impuniti. L'unica!
Mi ha ricordato la violenza compiaciuta di chi frugava fra le tue cose, fra la tua vita, alla ricerca di ... prove.
Già, prove! E nella dimensione della paura che ti stringe lo stomaco, molte cose diventavano pian piano prove. A tuo carico! E distruggere le prove (anche quando non proverebbero altro che ciò che sei e quello che già sanno) diventa un dovere, come la sopravvivenza. Un grosso pacco di lettere. La mia corrispondenza con chi era costretto a scrivere dalla prigione! Lettere d'amore, come lo sono tutte le lettere. Erano quelle le prove da distruggere! Qualcuno poteva trovarle, sfogliarle, leggerle, soffermarsi sulle firme che recavano in fondo. Lo stesso qualcuno che, dopo averti svegliato alle cinque del mattino, ti contava le stoviglie rimaste sul tavolo non sparecchiato della sera prima e immaginava i commensali. Così distruggi le lettere, mentre aspetti i colpi alla porta. Distruggi le lettere, e continui a pensarci per gli anni a venire. Non conta il fatto che ti sei rifiutato, come hanno fatto molti, di liberarti di giornali, riviste, ciclostilati, manifesti, volantini. Ripensi sempre a quelle lettere. Come se anche tu, per vincere il loro terrorismo, avessi pagato un prezzo troppo alto, alla fine.

4 commenti:

ico gattai ha detto...

Salve Franco sono Ico.
Il 4 giugno alle 17e30 alla biblioteca comunale di Pisa presento Mamma Dormo Fuori.

Il 3 luglio (quasi sicuro) introduco -- contro il 68 -- di Bertante, presente l'autore + Andrea Bellini, ho visto che questo libro non t'ha convinto...

se puoi e se vuoi, vieni...

ico

BlackBlog francosenia ha detto...

Ciao Ico.
Prometto che farò di tutto per esserci.

FM ha detto...

In realtà, entrambi a quanto pare siamo stati colti da amnesia durante il concerto.
La canzone di Christy dedicata a Rory Gallagher non era per nulla inedita, essendo stata pubblicata più di dieci anni fa su Graffiti Tongue.
Ovviamente, per il resto non posso che confermare tutto ciò che hai detto, sia del concerto che della città. Un abbraccio, F.

RORY'S GONE (Christy Moore)
And Rory's gone,
To play the blues in heaven.
Above the clouds,
With all the angels singing there.
His records scratched,
Like his beaten-up old Fender,
But the songs are strong,
And the notes hang in the air.

Gone with Steve Ray,
And Jessie Ed Davis.
They died too young,
And much too premature.
Another rock'n'roller,
Gone but not forgotten,
As his old guitar still mourns and plays,
And wails and screams the blues.

It sings for Mississippi Fred,
And Muddy Waters,
Son House, Sleepy John,
And the Nighthawk too.
Blacks, whites, blues and greens,
All the colours mixed together
Now Rory's gone to Heaven.

Since Rory's gone to Heaven,
To play the blues.
And Rory's gone to play,
The blues in Heaven,
And Rory's gone to Heaven

To play the blues.

BlackBlog francosenia ha detto...

Che dire, Federico?
A volte (anzi, direi quasi sempre) si può anche ringraziare l'amnesia. Ti permette di ri-godere di qualcosa come se fosse la prima volta. :-)
E poi, di canzoni, Christy Moore ne ha scritte e cantate talmente tante ....