lunedì 29 gennaio 2007

weathermen



Ne è passato di tempo da quando Bob Dylan ci teneva a precisare che "non serve un metereologo, per sapere da che parte soffia il vento". E sì che lui se ne intendeva di ....soffiar di venti!
Oggi - lo ammetto - un metereologo farebbe assai comodo, invece. Anche più d'uno! Ma si sa, ahinoi, che questa è una "stagione" poco adatta ai metereologhi. E il tempo, di lasciarsi interpretare, non ne vuol proprio sapere. Di questi tempi. Ed anche il vento, quando soffia, riesce a stupire. E per la direzione, e per la temperatura. Ragion per cui, sarebbe di conforto, diversamente, almeno una volta, sentir dire dal "colonnello dell'aereonautica" di turno, che di previsioni del tempo, loro, non ci capiscono più un cazzo! Che non c'è nessun modello in grado di spiegare una bella sega...
E invece no! Sabato all'Esc, ho sentito Toni Negri illustrare un modello. L'ennesimo. Così ho saputo che il capitalismo è morto ( anche se, qui, nessuno ne ha ancora trovato il corpo dalle parti di Proxima Centauri ). Ho saputo che il "soggetto rivoluzionario" non è più il lavoratore, l'operaio, che si spende nell'ambito della produzione di plus-valore (ché anche il profitto non c'è più, ma è diventato ... rendita), bensì quel lavoratore che agisce nell'ambito della produzione del "comune", ivi compresa la casalinga. Ma non il giudice, no il giudice no! E infine ho appreso che è bene liberarsi, una volta per tutte, dall' "ultimo rigurgito di anarchia" perché i mutamenti avvengono, e possono avvenire, solo nelle istituzioni.
Credo di non aver voglia di rigurgitare. Anzi, preferirei di no!

Nessun commento: