lunedì 15 gennaio 2007

roadmarks



Roadmarks, il titolo di un libro di Roger Zelazny, tradotto in italiano come "Strada senza fine". Un romanzo di fantascienza, curioso nel suo genere. Cominciava, e finiva, con lo strano protagonista occupato a viaggiare, alla guida di un pick-up carico di fucili mitragliatori, lungo un'improbabile autostrada. Destinazione: Termopili. Per Leonida, prima dell'inizio della battaglia.
Come dire, un'altra possibilità. Un risarcimento. Un modo per fermare il tempo andato, e rivoltarlo. Azzerarlo, in qualche modo. E questo desiderio, credo sia un'ombra che comincia presto ad accompagnarci, senza lasciarci mai più. Parla del "rimettere le cose a posto", del bisogno e dell'impossibilità di farlo. Mormora, o urla, un "non è giusto!" e stringe i pugni, a sbiancare le nocche. E sogna autostrade, lungo le quali correre, col proprio carico, guardando sfilare la segnaletica che annuncia uscite inedite verso cui viaggiare...

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