venerdì 26 gennaio 2007

Butch



13 canzoni. War and Peace. Guerra e Pace. E la voce ancora calda e graffiante di Butch Hancock a dirci, dopo tutti questi anni che i tempi stanno ANCORA cambiando. Un disco politico, lo si potrebbe benissimo definire. E, infatti, il pezzo finale - The Great Election Day - non usa nessuna metafora nel mettere in discussione ogni tipo di autorità. La canzone giusta per essere trasmessa da "Radio Pacifica" di Amy Goodman proprio il giorno prima delle ultime elezioni!

"Se qualcuno dice, hey, questo è un album politico, tutto quello che posso rispondere è - 'Ah, te ne sei accorto?'" - ha detto Butch, 61 anni. -"C'è come un grido di libertà, per ogni dove nel pianeta. Che sia la gente o il vento, o le macchine da guerra, o i canti nelle chiese, o qualsiasi altra cosa. Tutto quanto è come se fosse un grido per la libertà, anche se nove volte su dieci essi non sanno per cosa stanno gridando. E forse è proprio quel grido, che si pensa sia per la libertà, a portarci nella direzione opposta. Forse sto facendo la stessa cosa, con questo disco. Vedremo."

Ma il disco è un piccolo grande capolavoro, tutto.
Apre una canzone tipicamente alla Hancock, una di quelle che ho imparato ad amare nei suoi primi dischi, e nei dischi dei Flatlanders. Una voce, come potrebbe essere quella di un "Bob Dylan texano". Una preghiera solenne in una vecchia chiesa, o forse il pianto di uno sciamano nel deserto, sotto le stelle.
Give them Water. Date loro da bere.

"Go find someone who's hungry, and give them food to eat
Go find someone who's homeless, and bring them in off of your street
Every man you meet's your son . . . every woman is your daughter
Go find someone who's thirsty. . . and give them water."

E poi si passa da "Cast the devils out", un inno che ha il sapore di una canzone di Woody Guthrie, a "Toast", una canzone ubriaca, con banjo e organo da chiesa, che fa ridere e rabbrividire allo stesso tempo, a "Brother won't You Shake My Hand?".
"Townes (Van Zandt) diceva sempre di non preoccuparsi del messaggio: concentrati sulla melodia" - argomenta Hancock.
"Old man, old man" non si riferisce direttamente alla guerra. Ma la canzone allude ai fondamentalisti di tutte le religioni.
Chiude, un disco senza sbavature, l'ultima traccia di cui parlavo prima. The Great Election Day. Possiamo immaginare Woody Guthrie che si toglie il cappello, con rispetto, mentre ascolta questo gioiello di canzone. Delicatamente travolgente! Come tutto il disco.

1 commento:

BlackBlog francosenia ha detto...

La tracklist di War and Peace

1. Give Them Water
2. Damage Done
3. When The Good and The Bad Get Ugly
4. Toast
5. Old Man, Old Man
6. The Devil in Us All
7. The Master Game
8. Road Map for the Blues
9. Between Wars
10. Cast the Devils Out
11. Brother Won't You Shake My Hand
12. Pot of Glue
13. that Great Election Day