giovedì 16 novembre 2006

vite e morti

Di fronte alla morte, o al suo simulacro, si risponde sempre con uno scatto di vita, quasi un moto di orgoglio. E la vita, per quanto breve o lunga, è sempre vita.
Con la vita abbiamo confidenza, oramai. Non ci intimorisce più di tanto.
Siamo avvezzi alla vita. Ma la morte.....
La morte è sempre quell'immaginazione che non è (ancora) diventata esperienza.
E ciascuno ha la sua, di morte. E con quella fa i conti.
La mia? la mia morte è una giovane ragazza, che non si lascia coinvolgere più di tanto dai suoi "clienti". Distaccata il giusto. Quel distacco di cui si necessita, al fine di poter svolgere serenamente "certe professioni"!
Senza doversi svegliare, di soprassalto, la notte.


Oggi, la morte mi sta davanti
Come la guarigione sta davanti ad un malato
Come uscire in giardino dopo una malattia

Oggi, la morte mi sta davanti
Come l'odore della mirra
Come essere seduti sotto una vela col vento a favore

Oggi, la morte mi sta davanti
Come il corso di un fiume
Come il ritorno a casa, dalla prigionia in guerra

Oggi, la morte mi sta davanti
Come la casa cui un uomo brama di tornare
Dopo anni ed anni spesi in prigionia.

NEIL GAIMAN

3 commenti:

BlackBlog francosenia ha detto...

Il testo originale della poesia di Neil Gaiman:

"Death is before me today:
Like the recovery of a sick man,
Like going forth into a garden after sickness

Death is before me today:
Like the odor of myrrh,
Like sitting under a sail in a good wind.

Death is before me today:
Like the course of a stream
Like the return of a man from the war-galley to his house.

Death is before me today:
Like the home that a man longs to see,
After years spent as a captive."

Neil Gaiman

Nihil ha detto...

La poesia non è un lavoro di Gaiman, bensì il monologo di un suicida, iscritto in una piramide egiziana del Medio Regno.

BlackBlog francosenia ha detto...

In inglese!!??? :-)
Non escludo che possa essere come dici, ma non credo che Gaiman abbia avuto bisogno di attribuirsi un testo non suo.

salud