martedì 22 agosto 2006

è la stampa, baby, non ci puoi fare niente


Mi domando perché, in questa calda estate, debba accadere che il vice-ministro Visco, già ministro delle finanze ed, in quanto tale, autore insieme ai tre sindacati di una riforma che diede luogo alle sedicenti agenzie delle entrate (riforma che in campagna elettorale venne osteggiata da Tremonti, che ne minacciava l'abrogazione e che, invece, una volta nominato, a sua volta, super-ministro dell'economia pensò bene di tenersi). Dicevo, mi domando perché un vice-ministro debba “minacciare” l'attuazione di una “anagrafe tributaria” in possesso di tutti i dati “incrociati” e in grado di fornire una “fotografia” del contribuente, scatenando, da destra a sinistra (con l'eccezione “morbida” di Robecchi, su “il manifesto”) una gara a sposare o a condannare il mesto annuncio. Quando, come dice Robecchi, basta inserire nel posto giusto il codice fiscale (ma basta anche solo il nome ed il cognome) per sapere cosa possiede il “cittadino”(non la stampante, robecchi, che oggi costa meno di una stecca di Gitanes!).
Certo che ad uno come me, che non si pone tanto il problema di essere paranoico quanto se lo sia abbastanza, viene il sospetto, come nel più feroce dei luoghi comuni qualunquisti, se siano ... tutti d'accordo.
A cercare di prenderci per il culo!
Ciascuno con i suoi mezzi: l'inghilterra con gli aereoporti, l'italia con il fisco....

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