mercoledì 21 giugno 2006

I ragazzi di Anansi

"Comincia, come quasi tutto, con una canzone.
Al principio era il verbo, erano parole accompagnate da una melodia. È così che venne fatto il mondo, che il vuoto fu diviso, che le terre e le stelle e i sogni e gli dei minori e gli animali...che ogni cosa venne al mondo.
Con il canto.
I grandi rettili furono cantati dopo che il cantore aveva finito con i pianeti, le colline, gli alberi, gli oceani e gli animali più piccoli. Furono cantate le scogliere che legano l'esistenza, i terreni di caccia, e l'oscurità.
Le canzoni rimangono. Durano. La canzone giusta può trasformare un imperatore nello zimbello del paese, può far cadere dinastie. Una canzone dure ben oltre il momento in cui i fatti e le persone di cui parla sono diventati polvere e sogno. E' questo il potere delle canzoni,"


Anansi è un dio, ma molto particolare: è un uomo-ragno. E questo libro di Neil Gaiman racconta i suoi figli. A Londra, in Florida e in un altro mondo parallelo al nostro. E' impastato di sogni, questo libro. E' impastato con i sogni. Animali divini che si battono nelle strade. Per conquistare il potere di raccontare le storie che creano mondi.


Neil Gaiman
I ragazzi di Anansi
Mondadori – Stradeblu



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